KATRIN FROM BLACK BOX
Lesordio avviene nel 1989 con il singolo Ride On Time, che riprende un celebre brano degli anni settanta intitolato Love Sensation e cantato da Loleatta Holloway sotto la produzione di Dan Hartman (famoso musicista e produttore americano, spentosi nel 1994 a soli 43 anni a causa di un tumore al cervello). Il successo è mondiale. Il disco raggiunge la posizione numero 1 delle classifiche di moltissimi paesi, e iniziano i primi guai. Infatti lautore del brano originale (Hartman) intenta una causa legale al fine di apparire tra gli autori. Inoltre viene realizzata una nuova versione del brano, con la voce di Heather Small, che successivamente sarà la cantante degli M People. In effetti il brano dei Black Box era semplicemente un taglia e cuci del pezzo anni settanta. A breve distanza di tempo esce il secondo singolo, I Dont Know Anybody Else, più o meno ricalcante la stessa formula del precedente. Limmagine del progetto è la modella di colore Katrin Quinol, ritratta sulle copertine dei dischi ed immagine del gruppo. In realtà, dal secondo brano in poi, si scopre che la cantante era Martha Wash, precedentemente corista di Sylvester e componente del duo Two Tons Of Fun, che allinizio degli anni ottanta incise un brano intitolato Its Raining Men (ripreso una quindicina di anni dopo da Geri Halliwell, ex Spice Girls). Ennesimo successo a livello mondiale, e realizzazione di successive versioni remix. Arriva il primo album, intitolato Dreamland. Ad uscire come terzo singolo sarà Everybody Everybody, e a seguire la cover (questa volta dichiarata) di Fantasy degli Earth, Wind & Fire. Il successo è sempre crescente, lalbum è ricco di brani piacevoli, e verranno estratti altri due pezzi, Open Your Eyes e Strike It Up. Poco tempo dopo la Wash sarà chiamata a far parte del progetto made in USA C+C Music Factory con i quali aveva già collaborato per il classico house Deeper Love (1988). Anche lì preferiscono far apparire una modella anziché la corpulenta cantante, e allora sarà altra causa legale. Tornando ai Black Box, il successo dei singoli e dellalbum in tutto il mondo spinge ad una realizzazione di un secondo album, in verità una raccolta di versioni remix già pubblicate su singolo o realizzate per loccasione.
Dal 1992, anno non troppo felice per la musica dance cantata in quanto aveva preso piede il fenomeno techno, musica dallarrangiamento molto più duro e dalla ritmica molto più veloce, il successo del gruppo si ridimensiona. Pur rimanendo un nome importante della cosidetta Spaghetti House si limitano a realizzare alcuni singoli di buona qualità, apprezzati dai disc-jockeys e dal pubblico delle discoteche, ma che non raggiungeranno i massicci risultati di vendita e gradimento ottenuti in precedenza. Incidono una cover di Native New Yorker, portata al successo negli anni settanta dagli Odyssey che verrà inserita nellultimo album del gruppo, stampato allinizio degli anni 2000, perciò a circa dieci anni dal precedente. Meno dance del precedente e più orientato verso un genere funky jazz. Sarà lultima loro realizzazione discografica.